25 Luglio 2022

È ufficialmente partito il nostro progetto di coproduzione internazionale, tra Spagna e Italia, dal titolo Pioneras – Cineastas, in italiano Pioniere.

Si tratta di un bellissimo documentario su due donne incredibili, protagoniste degli esordi del mercato cinematografico italo-spagnolo anni ’20, i cui nomi e opere vennero cancellati dal regime franchista, in quanto donne. Questo documentario si pone l’obiettivo di rivendicare le loro straordinarie vite.

Donne e produzione cinematografica, una storia vecchia e nuova

Yellow si unisce alle case di produzione spagnole NutsIdeas e Buenpaso Films nella creazione di un documentario di interesse culturale e sociale: Pioneras – Cineastas

Come fondatori di una casa di produzione, sentiamo vicino questo progetto dedicato a due donne, Helena Cortés Altabas (Helena Cortesina) e Rosario Pi Brujas, rivoluzionarie fondatrici a loro volta delle proprie case di produzione negli anni ‘20 e figure fondamentali nella cinematografia spagnola, una delle quali ebbe influenze anche in Italia, lavorando insieme a Vittorio De Sica.

Una nuova, vecchia bright story da portare agli occhi di tutti.

Chi sono le Pioniere protagoniste del documentario internazionale

Helena Cortesina è stata nel 1922 la regista del primo film spagnolo muto diretto da una donna. Rosario Pi è considerata la prima regista in Spagna a realizzare un lungometraggio sonoro. Esiliata in Italia durante il periodo franchista, lavora come manager dell’amica Maria Mercader, che diventerà moglie di Vittorio De Sica, con cui collabora. Inoltre entrambe hanno creato le proprie case di produzione: rispettivamente Cortesina Films e Star Film.

Due donne  pioniere della cinematografia internazionale ma messe a tacere dal regime franchista al punto da togliere loro la paternità delle loro opere.

Yellow e la produzione del documentario

Yellow si occuperà di tutta la produzione sul territorio italiano, raccontando attraverso le interviste di studiosi e protagonisti del tempo, gli anni di Rosario Pi nella cinecittà degli anni ’30.

Crediamo molto nei progetti di cooperazione fra diversi Paesi, non solo per migliorare ovviamente la distribuzione dei prodotti audiovisivi o la competitività del settore, ma, soprattutto, per lo scambio, le influenze reciproche, l’arricchimento che deriva dalla diversità. 

di Tosca Ghilardi
#StoryTeller