13 Marzo 2023

La buona riuscita di una campagna, e tanto più di un video, inizia ancora prima dello sviluppo delle idee creative. Inizia nel momento esatto in cui il cliente consegna il brief. Quindi come scrivere il brief perfetto?

Cominciamo dicendo qualcosa che potrà sembrare scontato: i brief si scrivono. Assegnarli a voce, sottoforma di brainstorming istintivo, non ha mai la medesima efficacia di un brief scritto a tavolino. Solo in questo modo è possibile curare i dettagli, indagando le ragioni profonde per cui hai davvero bisogno di quel servizio. Ancora di più se è il brief per un video, un prodotto per natura complesso e stratificato.

Ma aspetta aspetta, facciamo un passo indietro, cos’è in fondo un brief?  

Un brief è un “Breve documento che riassume i risultati di una ricerca di marketing (ndr : o altri tipi di ricerca) e indica gli obiettivi di una campagna pubblicitaria” (fonte: Dizionario Oxford Languages di Google).

Ma dove scriverli? Sulla mail, miglior luogo per comunicare un brief.

In questo documento mettici dentro tutte le informazioni che servono, perché è da quelle informazioni che poi prenderà vita tutto: se sono sbagliate le informazioni, il video sarà sbagliato. Se le informazioni non sono complete, al video mancheranno dei pezzi.

 Metti nero su bianco:
–  Gli obiettivi del video
–  Il target a cui comunicare
–  Il messaggio principale di comunicazione che deve essere veicolato
–  Il concetto che vuoi esprimere
–  Dati e certezze su cui ci si deve basare.

E se il video ti serve per ingaggiare il tuo pubblico su un servizio o prodotto?
–  Scrivi qual è la tua Unique Selling Proposition
–  Scrivi quale pensi che debba essere la tua USP
–  Scrivi invece cosa non ti differenzia affatto dagli altri
–  …. e altre cose più specifiche per cui ti serve l’appoggio dei tecnici.

L’importante è scriverle. Non tanto perché chi deve ricevere queste informazioni è una persona disattenta o non ha tempo di ascoltarti, ma perché chi sta dall’altra parte possa partire da informazioni corrette e puntuali, potendo curare e sviluppare il lavoro nel dettaglio. Il tempo che ti prendi per scrivere il brief è tanto di guadagnato anche per te, ti permette di razionalizzare e concretizzare al meglio le tue esigenze e, magari, scoprire nuovi obiettivi e lati dell’identità del tuo brand. 

Fare attenzione a tutti questi dettagli, inoltre, ti farà rendere conto della tipologia di lavoro che c’è da affrontare, e inizierai a farti già un’idea delle risorse fisiche e temporali necessarie.
Così non svieni quando poi ti fanno il preventivo!

 Ricordalo sempre: un ottimo lavoro, è sempre frutto di un ottimo brief.

di Roberta Mirigliano