21 Settembre 2023

Siamo stati selezionati per i pitch contest della sezione “Industry” del festival internazionale del documentario: Visioni dal Mondo. Ecco il racconto della nostra esperienza.

Festival Visioni dal Mondo: la mission

Fondato e prodotto da Francesco Bizzarri, Visioni Dal Mondo  è il festival internazionale del documentario che ha luogo ogni anno da 8 anni a Milano. Il Festival ha l’obiettivo di promuovere il documentario come genere in grado di raccontare la realtà e il mondo di oggi, dando visibilità a produzioni meritorie, organizzando workshop, dibattiti e masterclass. Favorisce altresì l’incontro tra i professionisti del settore cinema e vanta di ospiti d’eccellenza come Maurizio Nichetti, affidatario della direzione artistica dell’edizione 2023 e autore cinematografico dallo spiccato interesse per il cinema del reale,  o Roberto Andò col suo documentario sulla vita di Rosi. 

Visioni dal Mondo al suo interno ospita la sezione “Industry”: un’occasione unica per i progetti, work in progress e final development internazionali, di farsi conoscere e cercare business partner per produzione, acquisizione o distribuzione. Yellow era lì. 

Yellow al Visioni

Insieme al regista Fabio Rao, abbiamo presentato fra i progetti work in progress il nostro I custodi del Papa, titolo provvisorio di un’opera che vuole narrare l’aspetto inedito della custodia papale ad opera della polizia di stato e, in particolare, attraverso l’Ispettorato di pubblica sicurezza Vaticano.

L’ispettorato è un corpo di polizia laico deputato alla protezione del Papa, un ufficio invisibile ma con una missione sacra, la cui natura eroica e diplomatica lo ha portato a fronteggiare nei secoli gli episodi più critici e misteriosi della storia papale e di quella internazionale. Il documentario sarà costituito da interviste, riprese sul campo e clip di repertorio storico a costruzione di una storia coinvolgente ed immersiva, di cui abbiamo dato un assaggio al Visioni Incontra.

Venti in tutto le opere work in progress in concorso ai pitch, rispettivamente dieci nella sezione WIP e dieci nel final development.

Per due giorni si sono alternati sul palco del Teatro Litta registi e produttori che hanno presentato il proprio trailer e spiegato lo state of the art della produzione, chiedendo apertamente alla platea ciò di cui hanno bisogno per completare la propria opera.

La parte più interessante sono stati gli incontri one to one con broadcaster, produttori e decision makers del panorama italiano dell’audiovisivo, con cui ogni progetto poteva discutere le proprie opzioni per il futuro.

Il Festival, quattro giorni in tutto, è stato anche una festa, un’occasione di incontro e scambio fra professionisti del settore per presentare Milano come possibile “capitale” per un genere, quello del documentario, soggetto ad una così ampia rivoluzione.

 Di Tosca Ghilardi