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- Color storytelling: la psicologia dei colori nei film
Perchè la tuta di Kill Bill è gialla, la Gotham City di “Batman” (1989) è blu e il protagonista di “Her” (2013) è costantemente circondato dal rosso?
Perchè nel cinema, e nelle produzioni video che se ne avvalgono, ad ogni colore corrisponde un’emozione. Parlare di color storytelling non è un eufemismo: i colori e le loro infinite sfumature moltiplicano le possibilità espressive di sceneggiatori e registi, amplificano i temi, evidenziano i conflitti e stratificano i significati delle storie. Ma come e perchè si fanno determinate scelte?
Mettiamo un po’ di colore! Ma con ordine…
Quello dei colori è proprio un argomento nostro. Non a caso il nostro nome corrisponde ad un colore e all’identità che ne è correlata. Lo studio dei colori si articola a partire dai temi del film, o dall’identità visiva del brand nel caso di uno spot, procede con la composizione di una palette colori e di un moodboard e arriva a coinvolgere un colorist che, insieme a regia e reparto fotografia, si occupa di condurre le scelte di color correction e color grading.
A monte c’è una prima grande scelta da fare tra due macro-aree: quella dei colori caldi e quella dei colori freddi. Vogliamo esprimere sentimento, intensità, passionalità ed emozioni forti? Vada per i colori caldi. Vogliamo invece riprodurre un’atmosfera onirica o legata al surreale, al futuro, all’immaginazione o al ricordo? Vada per i colori freddi. E per rappresentare allucinazioni e caos? Testimone ai colori psichedelici.
Una volta fatto questo arriviamo a chiederci come caratterizzare al meglio i momenti di maggiore conflitto e tensione del video. Qui entrano in gioco diverse possibilità di accostamento dei colori che generano effetti differenti:
–Monocromatico: elude ogni tipo di contrasto tonale per connotare momenti privi di conflitto, armoniosi e distesi oppure personaggi fagocitati dall’ambiente che li circonda, privi di verve, atarassici, come Andrew in Garden State (2004) che quasi si mimetizza sul fondo della tappezzeria.
–Analogo: sulla ruota dei colori vengono scelti quelli adiacenti. La resa è un effetto di ordine, equilibrio e compostezza.
–Complementare: scena realizzata attraverso colori posizionati agli opposti sulla ruota dei colori. Enfatizza al massimo il conflitto e la tensione tra le forze in gioco della scena.
–Triadico: come dice il nome, i colori sono selezionati a ‘triade’ dalla ruota dei colori. L’effetto è quello di una scena brillante, bright!
Ma ora spazio alle emozioni e a qualche chicca interessante dai film più celebri e dai nostri video.
I colori e le emozioni: dal cinema alle nostre produzioni
Partiamo dal giallo. L’abbiamo detto in tutte le sfumature, il giallo è gioia, entusiasmo, speranza, è il colore più visibile all’occhio umano, attira l’attenzione e si fa notare. A livello più profondo, invece, è legato all’ottimismo, alla crescita personale e di autostima, ma arriva fino all’estremo opposto: la pazzia. E non sono forse tutti elementi della nostra Kill Bill, vestita propria di una tuta gialla? O forse il colore dominante delle scene in cui la follia di Arthur Fleck in Joker (2019) si fa più pervasiva?
In Joker (2019) c’è anche un altro colore utilizzato a puntino: il viola. Il viola è il surreale, il mistico, ma è anche il segnale che qualcosa di negativo e tragico sta per accadere.
Per l’arancione grandi protagoniste sono le nostre produzioni. Nel video manifesto per KuriU, app di esperienze di viaggio, abbiamo voluto esaltare i colori dell’identità del brand. L’arancione ha un carattere energico, giovane ed entusiasta, ma al contempo è tipicamente associato all’alba e al tramonto, ad una trasformazione, un cammino, all’inizio di un viaggio.
Il verde è quello del nostro concept video Stay Human. Il video non mostra altro che la giornata lavorativa di un recruiter del futuro, Cyborg HR900, che si muove in un mondo distopico e immaginario, predominato perciò da colori freddi. Il verde, che rappresenta tecnologia e ambiente, qui preannuncia anche un pericolo, la manipolazione, un’imminente distruzione. Abbiamo poi inserito a contrasto l’arancione, fil rouge dell’energia e dell’umorismo.
Il blu è il colore della tranquillità ma anche del suo estremo, la depressione. Colore dell’equilibrio, come nella Gotham City di Batman (1989) in cui coesistono perfettamente ordine e caos.
E, last but not least, il rosso della rabbia e della passione ma anche dell’amore in cui è immerso il protagonista del film Her di Spike Jonze, intenso e pervasivo anche se verso un’intelligenza artificiale.
Siamo giunti al termine di questo colorato (e infinito) percorso, d’ora in poi sta a voi individuare il sottotesto affidato al colore nei nostri prossimi video!
di Matilde Vitale